Fango, che Passione!

19 Feb Fango, che Passione!

Trevignano, 18 Febbraio 2018

Sin dalle prime luci del mattino si era capito che quella della seconda tappa del Trittico Laziale sarebbe stata una giornata epica, di quelle da raccontare, di quelle da veri appassionati di questo meraviglioso sport: una giornata di pioggia, fango e tanto divertimento!
Divertimento.
Si, perché diciamocela tutta, chi di noi non è mai tornato a casa da bambino completamente fradicio e sporco di fango con le ginocchia sbucciate?
Da che mondo è mondo fango è sinonimo di divertimento per i più piccoli, e fare mountain bike significa aver scelto tra le disipline a due ruote pedalate quella piu divertente e, quando si incontra il fango beh, torniamo tutti un po’ bambini…


Il ritrovo è fissato per le sette e trenta nel solito campo sportivo di trevignano, sotto una pioggerellina fine che non lascia però presagire nulla di positivo dal punto di vista meteorologico, il cielo è plumbeo e uniforme. Una sola certezza aleggia tra gli iscritti intenti ad accapparrarsi ordinatamente il numero da attaccare alla propria bici, la certezza che pioggia e fango saranno oggi i veri protagonisti.
Si respira tra i presenti la strana rilassatezza presente ogni qual volta che piove, tutto è meno frenetico, scaldarsi in bici sotto la pioggia non è il massimo e cosi, tra chi si è attrezzato con rulli e ombrello, chi fa largo uso di creme riscaldanti o prodotti canforati e chi invece preferisce restare al caldo nel palazzetto, il tempo scorre tranquillo tra una chiacchiera e l’altra.
Quindici minuti prima del via inizia a popolarsi la griglia di partenza, quasi tutti indossano il classico antipioggia da lasciare pochi attimi prima del via, qualcuno addirittura adotta improbabili sottocaschi con buste di plastica, qualcun altro addirittura si è presentato con copertoni semislick…
Come a Bracciano, dobbiamo registrare lo start con qualche minuto di ritardo accompagnato dal brusio del gruppo che scalpita un po’ per il freddo, un po’ per la voglia di sfogarsi e buttarsi a capofitto tra i single track fangosi di Trevignano.
Alle 9 e 35 finalmente si aprono le danze, discesa a velocità controllata verso l’abitato di trevignano per poi effettuare inversione e riprendere i due chilometri di asfalto in salita utili per sgranare il gruppo prima dell’ingresso ufficiale sul percorso di gara.
Il percorso ricalca quello dello scorso anno: prima parte di 3 km adatta a “scaricare cavalli” con la regolare salita di Rocca Romana (è stata tolta per motivi di sicurezza la variante in single track a metà salita), la pendenza non è arcigna e ad esserne avvantaggiati in questo tratto sono coloro che sanno spingere il rapporto, anche il grip nonostante il tempo è buono e ci si può anche alzare sui pedali.
Terminata la salita, si svolta repentinamente a destra e inizia la seconda parte di tracciato, quella adatta invece a chi fa della guida il proprio punto di forza: un vero e proprio toboga.
Serve abilità di guida, feeling e buona sensibilità per riuscire a fare la differenza in questo tratto reso scivoloso dalla grande quantità di fango presente e dalle insidiose radici che sono state causa di numerose cadute, ma nei primi due passaggi tutto sommato si riesce a scendere con un discreto flow.
Altra storia nelle ultime due tornate quando, a causa dell’incessante pioggia e del ripetuto passaggio dei partecipanti, questo tratto tecnico diventa quasi impraticabile e, causa fango e doppiati se ne percorre buona parte con un piede a terra eseguendo funamboliche manovre nel disperato tentativo di restare in sella il più possibile.
Dal bosco si esce direttamente in prossimità del campo sportivo e, dopo un paio di chicane appositamente studiate per dar modo ai giudici di leggere con non poca difficoltà il pettorale di gara, si giunge al rettilineo del traguardo dove, ad attendere i biker, stavolta non ci sono i soliti sali minerali bensì un piacevole thè caldo.
Mai bevanda fu più gradita!


A tagliare il traguardo per primo è stato Folcarelli Massimo (M3) – [Race Mountain Folcarelli Team] in 1 ora e 18’’ seguito da Gatti Giovanni (M1) – [ASD Team Castello Bike] a 32’’ e in terza posizione 3: Dominici Emiliano (M3) – [ASD Ciclo Tech] ad 1’ e 30 ‘’.
Tra le donne prima assoluta Fabia Romana Costantini del team Bike Palombara Sabina che chiude i 3 giri in 1 ora e 24 minuti. Sul secondo gradino del podio Roberta Polce dell’asd Ciclistica l’Aquila staccata di quasi 9 primi, seguita a sua volta da Simona Cianchella per il team bike Viterbo 2000 ad oltre 12 minuti dalla prima.
Prima società classificata il Team Bike Palombara Sabina-Cicli Antonelli con 24 atleti partenti, seguita dal Team Bike Civitavecchia (12 atleti) e a seguire l’ Asd Temerari Tivoli (9 atleti).

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